DAL DIRE AL FARE: un articolo del CAPS

“Dal dire al fare” potrebbe essere anche il mio motto di questo anno lungo, intensissimo ma arricchente, che ha visto noi di Stranaidea, insieme ad altri colleghi dei principali Enti del Privato Sociale di Torino ed al Servizio Pubblico, all’opera per avviare le attività del CAPS!

No, CAPS non è una parolaccia.

CAPS è il Centro Attività di Prevenzione e Promozione della Salute del Piemonte che nasce all’interno di un meraviglioso giardino della nostra città, quello del Fante, in corso Trento 13, e per me che ci lavoro è sinonimo di progettualità, esperienza, apprendimento, sperimentazione e…gioco! Sì, avete letto bene, gioco!

Il CAPS nasce dopo un mare di parole, mail, riunioni, strette di mano, telefonate , condivisione, cooperazione, confronti e scontri, insomma tutto, davvero tutto il repertorio formale e informale del lavoro di rete, così importante, da sempre, per noi operatori del sociale. Ma da questo mare, a volte in burrasca, persi tra lunghe ed ostiche burocrazie siamo riusciti a far emergere quella che è la vera essenza del nostro lavoro: promuovere salute.

Al CAPS abbiamo messo cuore e testa per allestire, promuovere e realizzare progetti per ragazzi e ragazze degli Istituti secondari di primo e secondo grado del Piemonte, per i loro insegnanti, educatori, formatori. I dati evidenziati dagli accessi alle nostre attività parlano chiaro, e ci dicono che dal dire al fare, se si vuole, si può!

Ma cosa accade davvero ad oggi al CAPS?

Al CAPS ci si incontra e ci si confronta, si attivano pensieri all’interno di una cornice ludico-didattica e in-formativa.

Al CAPS si gioca facendo esperienza, si pongono domande e si prova a fornire risposte (sì, perché il bello dei ragazzi è che quotidianamente ci mettono di fronte alle molte contraddizioni del mondo adulto! Ma anche questa è una sfida e fa parte del nostro ruolo educativo).

Molti sono i ragazzi approdati fino ad oggi al Centro, dai quali abbiamo ricevuto riscontri piacevoli che, diciamoci la verità, non fanno mai male.

Dicono di noi

(tratto dalle risposte ai questionari di gradimento sottoposti alle classi che sono venute a trovarci):

“Si riescono ad imparare argomenti importanti in modo semplice, coinvolgente e divertente. Un modo diverso per affrontare temi delicati”, “É stato molto interessante scoprire cose nuove «giocando»”, “Si approfondiscono argomenti importanti che noi adolescenti diamo sempre per «scontati» quando in realtà non lo sono, sui quali nella quotidianità vengono fornite poche informazioni, permettendo così agli altri di evitare inutili sbagli”, “Il gioco ci ha portati a ragionare”.

Il Centro Regionale si connota dunque come luogo capace di intercettare bisogni, avviare, accompagnare e dare dignità a iniziative e progetti, attraverso la realizzazione di percorsi educativi che possano far riflettere sui comportamenti a rischio aumentando consapevolezza (uso di sostanze, legali e non, sessualità non protetta, gioco d’azzardo, utilizzo del web), ma non solo; è un posto in cui sarà possibile far festa, podcast, webinar, e chissà cos’altro ci riserverà il futuro.

Perché il gioco fa crescere, discutere e confrontarsi! Ed è da sempre un modo sano e serio di imparare.

Stay tuned!

Daniela Mancini – Educatrice e psicologa di Stranaidea