Nel 2024, più che mai, ci siamo interrogati non solo sul “come” fare impresa sociale, ma sul “perché”.
Perché scegliere di essere una cooperativa sociale, oggi? Perché continuare a investire energie, intelligenze e passione in un mondo in cui le disuguaglianze si allargano, i diritti faticano a essere garantiti, e il lavoro sociale viene spesso dato per scontato?
La risposta non è unica, né semplice. Ma inizia dai desideri: i desideri delle persone che incontriamo ogni giorno nei nostri servizi e i desideri di chi quei servizi li costruisce, li immagina, li rende possibili.
Quelli dei beneficiari sono desideri piccoli, quotidiani, a volte disarmanti nella loro semplicità: poter prendere la metropolitana, avere una casa, sentirsi liberi di amare, studiare, lavorare, dimostrare di farcela. Sono stati proprio questi desideri, raccolti nella campagna 5×1000 del 2024 a ricordarci quanto sia essenziale tenere insieme il “cosa” e il “perché” del nostro agire.
E poi ci sono i desideri di chi la cooperativa la compone ogni giorno: chi lavora sul campo, chi coordina, chi amministra, chi progetta, chi tiene insieme le relazioni, i conti, i passaggi. Lavoratrici e lavoratori, socie e soci: tutte e tutti con un desiderio comune e legittimo – quello di essere riconosciute e riconosciuti. Di vedere il proprio impegno riflesso in condizioni di lavoro dignitose.
Il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale, con l’aumento delle retribuzioni del 15% entro il 2026, è stato un passo importante in questa direzione. Ma perché quel passo sia sostenibile, servono coerenza e responsabilità anche da parte di chi governa e finanzia i servizi.
Nel bilancio che segue troverete storie, dati, risultati. Ma anche – e soprattutto – troverete tracce di desideri. Sono quelli che ci guidano, ci ispirano, ci tengono in cammino. Desideri delle persone. Perché il nostro lavoro comincia e ricomincia sempre da lì.
I NUMERI DEL 2024