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Sembrerebbe il titolo di una serie tv ma invece è il grande cambiamento che ha travolto le Case di Ospitalità “Notturna” dall’emergenza Covid-19.
Emergenza che ha portato a rivedere e riorganizzare moltissimi aspetti delle nostre vite e anche della vita delle Case a partire proprio dal fatto che non si tratta più di un’accoglienza notturna ma h24 cosa che, di per sé, è già una rivoluzione.

Rivoluzione che abbiamo voluto trattare da subito come opportunità, tutta una giornata da riempire, significa molto tempo da poter dedicare e così dalla fine di questa primavera abbiamo immediatamente attivato laboratori e attività da poter fare con gli ospiti: scuola di italiano, corso di disegno, alfabetizzazione informatica e non sono mancate anche attività nel verde come l’orto e cura del giardino. La struttura ha iniziato a trasformarsi per poter accogliere le persone anche in fascia diurna e sono apparse amache, tavoli e sedie da giardino e gazebo. La fortuna di trovarci tra la primavera e l’estate ha permesso di spostare la vita dall’interno all’esterno e di sfruttare il grande giardino della Casa di Ospitalità Carrera che di notte veniva poco utilizzato.

Nel nostro servizio abbiamo sempre lo sguardo rivolto ai percorsi che gli ospiti possono intraprendere, alle progettualità, alle possibilità di uscita dalla Bassa Soglia, attraverso azioni di accompagnamento sociale. L’emergenza Covid ha di fatto “freezato” il sistema che non ha avuto la forza di continuare a seguire i percorsi perché già estremamente stressato dalla gestione dell’emergenza, così ci siamo ritrovati con ospiti spaesati e senza punti di riferimento; è stato molto faticoso in questi mesi aspettare, ma questo è quanto successo a tutta la cittadinanza, non solo le persone senza dimora.

Per contro le 24h e i supporti che abbiamo introdotto in struttura (per esempio tablet) hanno aperto a moltissime possibilità, la conoscenza degli ospiti è molto più approfondita e agevola un rapporto di fiducia e collaborazione, l’osservazione di tutta la giornata restituisce un quadro decisamente più completo delle persone e permette l’uso della creatività. Gli ospiti hanno iniziato a “utilizzare” tutta l’equipe come supporto per lo svolgimento di pratiche, ottenimento di documenti, prenotazione di visite, sbloccando di fatto tantissime situazioni su cui facevamo molta fatica ad entrare, attraverso il segretariato sociale abbiamo approfondito e cementato relazioni, si è creato l’humus che ha permesso nuovi ragionamenti che abbiamo poi condiviso coi servizi sociali una volta che l’emergenza è parzialmente rientrata.

Il Covid ci ha messi in difficoltà tutti e non è stato semplice affrontare questo periodo ma, come spesso accade nei momenti più bui, ha aperto un ventaglio di possibilità che se sapremo sfruttare compiranno davvero la rivoluzione dei nostri servizi; ancora una volta abbiamo imparato che la rete è la vera risorsa e, lavorando in rete, questi nuovi assetti potranno offrirci nuove opportunità.

Silvia Satira e Ester Orsolon 
Operatrici della Casa di Ospitalità Notturna “Carrera”

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