La rivoluzione territoriale di Saragozza.

Breve racconto di una piccola rivoluzione nell’ambito della disabilità nel cuore della Spagna.

Dal 20 al 24 giugno a Saragozza, si è svolto il corso di formazione “The ability of autonomy”, nell’ambito del programma Erasmus+ tenuto dalla Cooperativa Kairos. La collaborazione tra Stranaidea e Kairos inizia nella condivisione di un precedente progetto Europeo di mobilità giovanile per persone con disabilità. Nel corso di questa iniziativa le due realtà scoprono di avere alcune peculiarità simili, che rendono il loro lavoro e la loro organizzazione comparabile: sono 2 cooperative di medie dimensioni che si occupano di persone con disabilità.

Nasce così l’idea di avviare un confronto, che porta alla candidatura di un progetto formativo Erasmus+, che coinvolge le due realtà.

A Giugno partono per Saragozza tre educatrici, una progettista e una cooperante. Il corso prevede 5 giornate di formazione a ritmi piuttosto sostenuti: la mattina è dedicata alla formazione ex-cattedra, seguita da visite presso i centri/appartamenti gestiti da Kairos per avere un riscontro sul campo di quanto appreso in aula. Kairos ha adottato una propria filosofia: al centro di tutto c’è sempre l’individuo, ogni essere umano è una persona dotata di diritti e tra questi c’è il diritto alla felicità. Per essere felici le persone devono poter conoscere, esprimere e realizzare i propri desideri.

Kairos accompagna gli adulti con disabilità in questo percorso – che prevede, quale strumento attuativo, l’autonomia individuale – attraverso alcune tappe:

  1. Il centro diurno, all’interno del quale le persone imparano a conoscere le proprie emozioni ad esprimersi e a gestire i propri comportamenti. Il centro propone anche piccoli lavori da effettuare per ditte esterne, ma lo scopo è sempre e “solo” educativo.
  2. Il centro occupazionale che prende in carico delle commesse e gli utenti realizzano il lavoro richiesto. Nel contratto che viene sottoscritto con la ditta si esplicita che il lavoro è fatto nei tempi di ciascun utente. Si lavora, ma il benessere psicofisico della persona viene anteposto a qualsiasi altra esigenza di produzione.
  3. Gli appartamenti, i pisos, dove vivono 2-6 persone, affiancati da un educatore per alcune ore al giorno (circa 5), per sperimentare la prima vera vita autonoma. A mano a mano che il livello di autonomia sale, la presenza dell’educatore si fa più discreta.
  4. Infine, in alcuni casi (ma non tutti), la totale autonomia.

La Cooperativa Kairos gestisce una serie di servizi che forniscono all’utente supporto su più ambiti: alloggio, lavoro e anche tempo libero. A tal proposito, è doveroso citare Kambalache Free Time Center che mira a sviluppare un programma educativo nel tempo libero. Inoltre, sono proposte attività ricreative svolte nei fine settimana (karaoke, laserdrome, cinema, feste a tema, escursioni, ecc).

Il progetto è finanziato interamente dal Governo di Aragona. Alcuni costi marginali vengono coperti dalle famiglie e dalla Cooperativa Kairos, attraverso forme di autofinanziamento (ad es. lotteria). Gli incarichi assegnati dal governo hanno scadenze decennali, questo permette alle cooperative che gestiscono questi servizi di poter redigere un Plan Individual de Attencion – PAI, un progetto individuale con obiettivi e risultati attesi ad ampio respiro.

La Cooperativa Kairos e diversi altri soggetti del territorio, sono riusciti a impostare una modalità di lavoro integrata principalmente facendo rete. Il Governo di Aragona da alcuni anni si sta aprendo a questa modalità istituendo tavoli e gruppi di esperti con l’obiettivo di scambiare buone pratiche. La rete permette inoltre di avere una buona visibilità nei confronti dell’amministrazione centrale, consolidando i rapporti istituzionali e anche la capacità di “contrattazione” da parte delle cooperative, al fine di ottenere i contributi necessari allo sviluppo di progetti ampi, articolati e che tengano in considerazione ogni singolo individuo.

Questa è la filosofia, questo il modo di lavorare scelto in quel di Saragozza.

Sarà l’inizio di una piccola rivoluzione territoriale?

Chiara Bechis – Responsabile Settore Disabilità
Chiara Malpangotti –
Educatrice del SSER Cormorano 
Erica Billia –
Educatrice del SSER L’Orobilogio 
Milena BarettaOperatrice di Cittadinanza Attiva
Silvia GuerraProgettista di Stranaidea